Un mondo a colori
Mi piace pensare che il mondo sia a colori, non è importante quali siano questi colori, purché siano quelli che piacciono a noi. Nessun dictat quindi ma via libera alla fantasia.
Sono una persona istintiva e conosco bene quello che mi piace fare. Raffiguro la vita come fosse un mare e spesso nuoto controcorrente ma in fondo chi lo sa dove va la corrente? Sono poco incline a farmi trasportare perché non ho paura di nuotare nell’ incertezza, ho sempre considerato l’ incertezza come un’ opportunità, la “sicurezza” spesso mi agita più dell’incertezza perché quando ti senti sicuro hai paura di perdere quello che hai e per cercare di mantenere la tua sicurezza smetti di sognare. Che poi la sicurezza e l incertezza spesso si trasformano l’una nell’altra nel giro di un attimo, quindi meglio riuscire a convivere con tutte e due. Ho sempre pensato che si vive solo navigando, assecondando quello che desideriamo, e quando riusciamo a spiegare le vele e a navigare, ecco che il tempo che abbiamo impiegato per quel viaggio sarà una bella sensazione, e le belle sensazioni non fanno stare bene solo noi, ma anche le persone che ci stanno vicine, perché le belle sensazioni si chiamano “serenità” e “ottimismo” e se talvolta falliamo non importa, perché quel mare non è facile da navigare e sicuramente avremo imparato qualcosa che ci aiuterà a migliorare.
Per questo sono importanti i colori, perché si trasformano in sensazioni e le sensazioni in serenità. Quando parlo di colori intendo anche il bianco e il nero che sono gli estremi assoluti di tutti i colori o di nessuno.
Il mio cammino lavorativo sta per salpare di nuovo ed io sono pronta per navigare